Cerchiamo il nostro “Stato di Flusso”
Per un apprendimento efficace e un consolidamento dell’informazione nella memoria a lungo termine, è fondamentale avere una concentrazione focalizzata rispetto all’obiettivo da raggiungere.
Mihály Csikszentmihalyi, psicologo ungherese-americano, nel 1975 sviluppa il concetto di FLUSSO (Flow) o di Esperienza Ottimale, che consiste in uno stato psicologico positivo di benessere e gratificazione nello svolgere una determinata azione/compito.
Egli teorizzò che un’esperienza e una performance ottimale si ottengono quando il compito che dobbiamo svolgere permette un giusto equilibrio tra la sfida, le difficoltà che dobbiamo affrontare (Challenge) e le competenze/abilità (Skills) che abbiamo a disposizione.
Se ci poniamo un obiettivo troppo basso rispetto alle abilità, anche in caso di successo rischiamo di sperimentare una sensazione di frustrazione e noia; se al contrario, l’obiettivo è esageratamente elevato e non proporzionato alle skills possedute e allo sforzo che siamo disponibili ad affrontare, il risultato sarà una condizione di ansia, di stress/panico che potrebbe addirittura rendere indisponibili anche risorse abitualmente utilizzate con facilità.
Il Canale del Flusso
Questo non vuol dire che devo mirare a raggiungere solo mete, performance facilmente raggiungibili, ma che gli sforzi devono essere calibrati. Per arrivare alla fase di apprendimento bisogna sicuramente uscire dalla propria “area di comfort”, avventurarsi nell’area della novità che richiede capacità di resilienza, di elasticità, evitando però di rimanere intrappolati nell’area di panico.
L’allenamento costante e l’alzare l’asticella progressivamente ci porterà all’area di crescita, di consolidamento di nuove skills, e quindi a poter ricominciare il percorso aumentando le sfide.
Comfort Zone e Area di Crescita
Per produrre il cambiamento dovrò mettere in atto strategie che inizialmente sembreranno generare effetti opposti sulla performance, un apparente impatto negativo.
Per esempio, lo stesso cambiamento di metodo di studio o di lavoro, a favore di uno nuovo, richiederà aggiustamenti, introduzione di nuove abitudini e competenze che assorbiranno energia e tempo, rallentando il raggiungimento dei risultati attesi inizialmente.
In questa fase possiamo sperimentare sensazioni di frustrazione, ansia, riluttanza, panico, rabbia, fino a che vengono raggiunti i livelli desiderati di competenza. L’importante è non mollare!!!
Si dovrà passare attraverso i diversi stadi che vanno dall’incompetenza alla competenza, fino alla padronanza della stessa.
Dalla incompetenza alla maestria
All’inizio del processo si fatica e non c’è una scorciatoia, ma gli effetti non tarderanno a venire se abbiamo perseveranza, se ci alleniamo ed eventualmente chiediamo supporto a chi è competente nell’ambito specifico.
L’andamento del nuovo percorso è ben rappresentato dal grafico che descrive “L’Effetto a Curva J” di David Viney.
adattamento da “The J-Curve of Change”, by David Viney, licensed under CC BY 4.0
In una prima fase di cambiamento potrei vedere addirittura un peggioramento della performance che va, tuttavia, considerato come un saggio investimento da cui trarre benefici tangibili vantaggiosi nel tempo.
L’importante è riuscire a minimizzare e gestire l’eventuale crollo nella performance e la perdita di fiducia in ciò che si sta facendo.
Sarebbe poco realistico puntare ad ottenere i risultati desiderati immediatamente, un miglioramento fulmineo nella performance e negli apprendimenti.
Il cambiamento crea per sua natura instabilità, va ad interferire con uno status quo corrente, su abitudini consolidate… ma È INDISPENSABILE per raggiungere obiettivi altrimenti on raggiungibili, o che comunque continuando a fare come si è sempre fatto non si riescono a raggiungere.
Una volta migliorate le nostre competenze, possiamo confrontarci con sfide più elevate.
Lo Stato di Flow
Per poter sostenere lo sforzo e rimanere nelle condizioni ottimali di prestazione è importante trovare e rimanere nel proprio “Stato di Flow”, cioè in quella condizione mentale favorevole allo scopo, che porta alla massima concentrazione sul compito/attività, ad un’attenzione focalizzata, ad un piacevole coinvolgimento che ci assorbe senza ansia e/o frustrazione, dove “il tempo passa senza nemmeno che ce ne accorgiamo” e le nostre capacità sono utilizzate al massimo.
Nello stato di Flow si trova un equilibrio tra le sfide, le richieste e le proprie capacità, competenze, ci si dimentica di ciò che sta al di fuori dell’obiettivo, ci si sente capaci, creativi e di conseguenza sereni, il che favorisce la produttività, in un processo che si autoalimenta e diventa potenziante.
La domanda è: come posso arrivare allo Stato di Flow?
Sia che io sia uno studente, che un lavoratore, o uno sportivo, o che occupi un qualsiasi ruolo, secondo M. Csikszentmihalyi bisogna imparare a:
- definire obiettivi rilevanti, chiari, ben delimitati, raggiungibili in relazione al compito e allineati alle capacità
- trovare un alto livello di concentrazione focalizzato su un campo d’azione limitato
- identificare il tempo necessario (Non c’è un tempo corretto, ma il tempo adatto a se stessi, che va quindi rilevato e misurato)
- trovare un equilibrio tra il livello di abilità e la sfida (né troppo facile, né troppo difficile)
- avere feed-back immediati di successo o fallimento per tarare il metodo
- sentire di avere il controllo della situazione, di essere sulla buona strada
- essere motivati e gratificati dall’attività stessa
- sentire di fare qualcosa per il puro piacere di farla, per sé e non per altri
- perdere la cognizione del tempo
- …
Il Flusso arriva, non può essere forzato, ma si possono creare le condizioni ottimali per agevolarlo.
Inizia imparando a conoscere il tuo potenziale, le risorse a tua disposizione; allenati a potenziare le tue abilità, ad indirizzare le tue energie correttamente, a modificare le abitudini non vantaggiose per ottimizzare le tue capacità di apprendimento e accedere con successo a sfide sempre più stimolanti.
Ad ognuno il compito e il diritto di trovare il proprio percorso personale!
E se vuoi qualche informazione in più, eccomi, non esitare a contattarmi! Chiamami o scrivimi, senza alcun impegno!